"IPOACUSIA"
L'ipoacusia consiste nell'incapacità, parziale o totale, di percepire un suono in una o entrambe le orecchie.
Alcune persone nascono con un deficit uditivo detta "ipoacusia congenita, mentre altre possono svilupparlo gradualmente con l'avanzare dell'età detta "presbiacusia" o come conseguenza di malattie o traumi fisici.
Si ritiene che l'ereditarietà e l'esposizione cronica a rumori forti siano i principali fattori che contribuiscono alla perdita di udito nel corso del tempo.
Altri fattori, come la presenza di un tappo di cerume o di corpi estranei nel condotto uditivo, possono impedire la normale percezione dei suoni.
La diagnosi consente di determinare la gravità del problema all'udito.
Il medico od uno specialista possono consigliare l'adozione di una serie di misure per migliorare i problemi di tipo conduttivo, ma in alcuni casi è impossibile invertire o prevenire l'ipoacusia.
Sintomi:
L’ipoacusia è di per sé un sintomo, espressione di una condizione a monte, che può essere avvertito dal paziente in diverse forme:
Ipoacusia trasmissiva: si accusa un deficit quantitativo (il paziente sentirà il suono meno intenso, ma lo sente identico a come lo sente una persona normoacusica)
Ipoacusia neurosensoriale: si avverte un deficit di tipo quantitativo come nella forma trasmissiva, associato ad una distorsione del suono (deficit qualitativo).
Può presentarsi improvvisamente od in modo graduale, peggiorando nel tempo, può interessare un unico orecchio (monolaterale) od entrambi (bilaterale); può infine essere temporanea o permanente.
A seconda della patologia alla base dello stato ipoacusico potrebbe poi essere presente un corredo sintomatologico di vario tipo, che potrebbe comprendere tra l’altro:
Febbre
Acufeni
Otodinia (dolore all’orecchio)
Otorrea (perdita di secrezioni dall’orecchio)
Perdita di equilibrio
Vertigini
Nausea
Cause principali ?
Il soggetto, in base alla capacità di percezione, dei suoni è definita:
Normoacusica: in grado di percepire normalmente i suoni.
Ipoacusica: disfunzione di vario grado che fa percepire male i suoni.
Anacusica o cofotica: non percepisce in alcun modo i suoni.
Una persona su tre dopo i 50 anni soffre di ipoacusia, che rappresenta la terza patologia per frequenza nella popolazione over 65 (subito dopo artrosi ed ipertensione), ma lo stesso disturbo può interessare anche in giovane età.
Può essere un disturbo temporaneo o permanente, presentarsi improvvisamente o insorgere in modo più graduale, interessare un unico orecchio od entrambi, ad esempio:
"La perdita improvvisa dell’udito"
da un unico lato può essere dovuta ad un tappo di cerume, un’infezione all’orecchio, un timpano perforato o alla sindrome di Ménière
in entrambe le orecchie può essere dovuta a lesioni causate dall’esposizione ad un rumore molto forte (sparo a distanza ravvicinata, esplosione, concerti, …) o dall’assunzione di determinati medicinali che possono influire sull’udito
la perdita graduale dell’udito
in un orecchio può essere dovuta alla presenza di un ostacolo fisico al passaggio dei suoni, come fluidi (otite siero-mucosa), una crescita ossea (otosclerosi) od un accumulo di cellule della pelle (colesteatoma)
in entrambe le orecchie è solitamente causata dall’invecchiamento o dall’esposizione a rumori forti per molti anni.
Da un punto di vista anatomo-patologico è possibile individuare tre differenti tipi di ipoacusia:
Ipoacusia trasmissiva (o conduttiva): il problema è sito a livello del sistema di trasmissione del suono dell’orecchio, condotto uditivo, membrana timpanica e ossicini dell’orecchio (martello, incudine e staffa, quindi si tratta essenzialmente di lesioni dell’orecchio esterno o dell’orecchio medio. Le cause comprendono:
Tappi di cerume
Perforazioni del timpano: il timpano si rompe in modo acuto, ad esempio in caso di barotrauma
Otite acuta: esempio l’otite effusiva, molto frequente nei bambini, consiste nell’infiammazione della membrana timpanica e dell’orecchio interno con secrezioni muco-sierose che attutiscono il passaggio del suono
Otite cronica
Da corpo estraneo: riguarda soprattutto bambini e persone con deficit cognitivi
Malformazioni: ad esempio l’atresia auris, una malformazione congenita dell’orecchio caratterizzata da un’alterazione a qualsiasi livello del condotto uditivo
Otosclerosi: patologia che porta ad un blocco progressivo dell’articolazione stapedio-ovalare, l’articolazione tra staffa e finestra ovalare attraverso la quale avviene la trasmissione dell’onda sonora
Ipoacusia neurosensoriale (o percettiva): il problema è a livello del sistema di trasduzione dell’orecchio. Vengono a loro volta distinte in cocleari (quando sia coinvolto l’organo del Corti) e retrococleari (quando il danno sia a livello delle vie uditive), ulteriormente suddivisibili in lesioni periferiche (è leso il nervo acustico) e centrali (interessano le vie nervose al di sopra del nervo acustico, che è intatto). Le cause comprendono:Forme infiammatorie (le labirintiti):
Otitiche
Parotite epidermica
Influenza
Rosolia
Luetica (sifilide)
Forme degenerative (le labirintiosi)
Angiopatiche
Presbiacusia
Neurovascolari
Tossiche: soprattutto da farmaci, come gli antibiotici amminoglucosidici che sono fortemente ototossici
Traumi acustici acuti: era tipico del passato la sordità secondaria all’esposizione sul luogo di lavoro a rumori molto forti mentre oggi, grazie all’introduzione obbligatoria per legge di mezzi di protezione acustica, l’incidenza di questa condizione si è molto ridotta (anche se purtroppo si è osservato un triste aumento nei giovani legati all’utilizzo improprio di cuffie ed ascolto ad alto volume di musica).
Forme retrococleari:
Neurinoma del VIII nervo cranico (il nervo vestibolo cocleare)
Lesioni del tronco encefalico
Lesioni corticali
Ipoacusia mista: sono presenti entrambi i tipi, neurosensoriale e trasmissiva